L’obesità non ha una sola causa, si manifesta in conseguenza di diversi fattori, tra cui il patrimonio genetico di ogni persona, l’alimentazione e lo stile di vita. Ma recenti studi segnalano che, oltre a questi tre aspetti, la flora intestinale, detta anche microbiota, può rivestire una grande importanza per raggiungere e mantenere il nostro peso ideale.
Dieta, microbiota e peso ideale
Fino a non molto tempo fa credevamo che il nostro peso corporeo fosse determinato dalla relazione tra l’energia che entra nel nostro corpo attraverso gli alimenti e quella che consumiamo per mantenere le nostre funzioni vitali e per realizzare diverse attività quotidiane. Le cose però stanno cambiando. Moltissimi studi ormai segnalano che anche il microbiota intestinale agisce sul nostro peso ideale, per esempio determinando come assorbiamo e immagazziniamo le sostanze nutritive, influendo sulla permeabilità intestinale e perfino sulla sensazione di fame.
L’obesità si può combattere con una dieta adeguata e con esercizio fisico, ma anche mantenere in buona salute la flora intestinale grazie ai prebiotici e ai probiotici è un ottimo modo per raggiungere il peso ideale.
Probiotici, prebiotici e obesità
I probiotici e i prebiotici (fibre solubili) costituiscono un aiuto molto efficace per la salute del nostro microbiota, poiché favoriscono la crescita dei batteri che contribuiscono a migliorare la nostra salute.
Per quanto riguarda le fibre prebiotiche, presenti in alimenti come i porri, l’avena, il lino o la chia, oltre a migliorare la proliferazione dei batteri buoni aiutano anche a ridurre la crescita dei batteri che possono provocare uno stato infiammatorio generalizzato che spesso finisce per causare sovrappeso e obesità.
I probiotici invece sono microrganismi vivi che, se ingeriti, riescono ad arrivare fino al nostro intestino e a ripopolarlo con un tipo di flora intestinale più sano e che ci aiuta a mantenere il nostro peso ideale. L’azione di questi microrganismi nel nostro corpo varia molto in base al ceppo dei batteri. Per esempio, è stato osservato che il ceppo del Lactobacillus e del Bifidobacterium migliorano sensibilmente la qualità della flora intestinale, aiutando a prevenire e a combattere l’obesità.
Fame, microbiota ed effetto yo-yo
La quantità di cibo che ingeriamo quotidianamente incide sul nostro peso e dipende molto dal nostro appetito. Vari ormoni prodotti dall’appartato digerente e dal cervello sono responsabili sia della sensazione di fame, sia di quella di sazietà, anche se adesso sappiamo che pure i batteri intervengono su queste due sensazioni.
Per esempio, è stato osservato che alcuni gruppi di batteri intestinali stimolano la produzione di GLP1 (glucagon-like péptido 1), un ormone che favorisce la secrezione dell’inulina e aiuta a ridurre la fame. Ma anche autonomamente, i batteri possono produrre sostanze che riducono l’appetito: è il caso per esempio dell’Escherichia coli, un batterio caratteristico della nostra flora intestinale e che genera una sostanza chiamata caseinolitico peptidasi B, che agisce in maniera molto simile alla leptina, un ormone che produce i nostri adipociti (cellule grasse) e che genera una sensazione di sazietà.
Grazie a questo effetto “saziante” che ci trasmette un microbiota in buona salute, non solo sarà più facile mantenere il nostro peso ideale, sarà anche più semplice, se stiamo seguendo una dieta dimagrante, continuare ad alimentarci con quantità adeguate al nostro fabbisogno, senza rischiare di cedere ad attacchi di fame ed evitando in questo modo il cosiddetto effetto yo-yo.
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